martedì 11 settembre 2012

Biodizionario ci credete o no?


Ieri dopo aver provato una maschera prestataci da una nostra amica, tutta naturale e davvero buona (ha asciugato tutti i brufoletti!) abbiamo aperto il biodizionario e “studiato” un po’ gli ingredienti dei cosmetici che avevamo in casa…non so perché ma siamo partite dal burrocacao … o meglio da un burrocacao, comperato a Primark a Londra, al gusto menta. Pensavamo fosse il più nocivo, dato il prezzo – 2 stick mezzo pound – e invece….è il più naturale di tutti quelli confrontati. Ha superato il test con tutti bollini verdi e un paio gialli. Gli altri, compreso uno comperato in farmacia, sono pieni di derivati dal petrolio (paraffina, butilene, polietilene, …)  e di altre sostanze molto poco raccomandabili: BHT, altri PEG, dimeticone (derivato del silicone), ecc...

Lo studio poi ha coinvolto shampoo, balsami e maschere, creme e deodoranti, ecc… 1 deodorante si è salvato … 2 creme viso e 1 crema BB se la sono scampata perché sul tubetto non ci sono gli ingredienti (li riportano sulla scatole che è la prima che butti! Molto sospetto! >:-/ )… tonico viso, shampoo e balsami tutti da buttare, anche quelli con tanto di scritta “NO SLS” poi erano pieni di siliconi … poi abbiamo smesso perché dopo un po’ con tutte quelle h ed y va in pappa il cervello… ma non finisce qui e mano mano che ci capiteranno prodotti sottomano li analizzeremo!
Non vogliamo puntare il dito contro i prodotti non-bio, che abbiamo sempre utilizzato e che utilizzeremo ancora, la questione bio non è affatto chiara: la pericolosità di parte delle sostanze catalogate da bollino rosso non è stata provata (addirittura anche il talco è bollato perché simile all’amianto); le dosi con cui assumiamo tali sostanze (e che fanno poi la differenza) non le conosciamo; non tutto ciò che la natura ci offre ci fa bene (basta pensare alle sostanze velenose, irritanti)  e poi …
inutile spalmarti di sostanze naturali se poi i parabeni te li mangi (sono antibatterici contenuti anche nelle birre e nelle marmellate) o se ti vesti con fibre sintetiche che non fanno respirare la pelle. Per essere 100% bio allora dovresti andare in giro con il respiratore per evitare lo smog, allevare polli in balcone e coltivare ortaggi nel parchetto di quartiere … senza dimenticare di analizzare la terra in cui li coltivi, l’acqua e i mangimi che gli dai; bandire i farmaci (per te e per i polli!), pesticidi e insetticidi (che comunque troverai perché li usa il vicino); verificare che non si siano depositate le tossine sprigionate dal cassonetto la scorsa notte (li coltivi in un parchetto ricordi?!) quando il bulletto di turno gli ha dato fuoco! 
Insomma impossibile vivere bio al 100% nel 2012 in un mondo così inquinato.

Certo non ci piace spalmarci siliconi o petrolati sulla pelle (soprattutto dopo che la maschera bio ha finalmente asciugato i brufoletti!) ma il nostro approccio alla sofistica questione è comunque soft, senza crisi di panico da fine del mondo Maja e senza lancio dei vecchi cosmetici con tutto l’armadietto! Stiamo più attente, aumentiamo la consapevolezza e cambiamo abitudini un po’ per volta.
Ad esempio per iniziare potreste chiedervi … “perché ho tutti questi punti neri, il burrocacao non idrata e  i capelli sono sempre crespi nonostante i cristalli liquidi che metto su ogni volta?”... leggo gli ingredienti, apro il biodizionario scopro che sono pieni di sostanze comedogene e siliconi, che la sensazione di idratazione che danno è solo apparente e che intanto quello che rivestono (pelle, labbra o capelli) soffoca. Mentre leggo vedo un link tipo questo



e decidi di provare…magari con l’amica che ti ha prestato la maschera, per ammortizzare gli acquisti e la quantità di burrocacao che produrrai! Noi lo faremo e vi terremo informate ... se siete più veloci di noi scriveteci le vostre impressioni! :)

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